Abbiamo tutti qualche scheletro nascosto nell'armadio.
Lo dicono gli esperti, gli psicologi (o i pissicologici, come dice mia nonna), i medium di Telenordest (chiama l'199.123.456, costo 16 euro al minuto, chiedi al mago Anubi quello che vuoi e lui ti risponderà quello che vuoi sentirti dire), le signore dei tarocchi all'antica fiera del Soco, i predicatori del movimento I fantasmi del passato preferiscono i bicamere.
Ma da qualche giorno ho qualcosa di più serio a cui pensare.
Altro che scheletro nell'armadio...
Signori, ho un mostro nascosto nel frigorifero!!
Credetemi. Qualcosa, là dentro, si muove.
Lo sento, e ogni volta mi dà i brividi. Perché, si sa, ai brividi non ci si abitua mai.
Con una cadenza di tre, quattro minuti, il mostro si fa vivo.
Tac! (il crepitio leggero della legna nel camino, lo schiocco delle nocche di un bambino)
....
....
TAAAAAC! (il rumore secco di un ramo che si spezza)
....
....
TAC TAAC TAAAAACCC!!! (tre colpi calibro 38 che esplodono rapidi in successione).
Salto sulla sedia, sul divano, sul letto, sulla tazza del bagno.
E lui è lì, a pochi metri da me, rinchiuso nel suo freddo tugurio. Si agita, ringhia e schiuma rabbia, scuotendo le catene d'acciaio che gli impediscono di squarciare le sbarre, uscire e venire a cercarmi.
Se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna ad andare a Maometto.
Prendo il coraggio a due mani, mi armo dello smaterializzatore a flusso protonico e mi avvio verso il frigorifero. Mi concedo un attimo, sospiro. Poi allungo la mano e apro la porta...(continua)
ps: per vivere con maggior pathos la narrazione, immaginatevi una dissolvenza finale alla Beautiful, con il classico crescendo di musica che accompagna l'epilogo della 13.428.678 puntata.
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