Salve a tutti.
Questa parte del blog sarà dedicata alla comunicazione gestuale, altresì defintiva come comunicazione non verbale. Esprimersi a gesti è una delle più importanti (se non addirittura la più importante) forma di comunicazione per far conoscere agli altri i nostri pensieri, le nostre emozioni, il nostro stato d'animo in un preciso momento. Non a caso il limite di una moderna conversazione tramite SMS e chat è proprio quello di non essere supportata dalla gestualità tipica della comunicazione face to face. La distanza tra questi moderni strumenti di comunicazione e le conversazioni "de visu" è stata parzialmente colmata dall'inserimento di elementi come gli emoticons e le gift animate, ma il "tu per tu" è ancora il modello relazionale che preferisco. Dalle espressioni e dall'atteggiamento non verbale di una persona che mi sta davanti posso intuire molte cose.
Esempio pratico.
Ieri pomeriggio, mentre rientravo a casa da un pranzo in famiglia, un ciclista mi ha tagliato la strada incurante del segnale di STOP che lo obbligava a fermarsi e darmi la precedenza. Ho frenato e lo stridere delle ruote sull'asfalto ha indotto l'incauto velocipede a guardare verso di me. Sul suo volto, nessuna traccia evidente di terrore o imbarazzo. Mi sono attaccato al clacson (purtroppo quello della mia Toyota Yaris può al massimo fare concorrenza alle automobiline per bambini della Peg Perego). Il ciclista si è girato nuovamente, mi ha osservato con indifferenza, e ha alzato alto il dito medio della mano destra. Più chiaro di così...
Conclusioni: il dito medio è una forma primitiva di espressione non verbale. Comunica con eccessiva sfacciataggine il disappunto di chi lo utilizza. Viene sbandierato con fierezza soprattutto all'interno della rete stradale urbana ed extraurbana, ma anche allo stadio, senza differenze di età, sesso posizione sociale e religione.


Immagino, conoscendoti bene, che ne seguì da parte tua una comunicazione questa volta VERBALE, unilaterale, all'indirizzo dell'irrispettoso soggetto, fatta come si costuma in questi casi, di parole brevi, secche, monosillabiche, ripetute in sequenza per assicurare la ricezione del messaggio, arricchite da locuzioni tra le più articolate, complesse e fantasiose che l'emozione del momento furono a suscitare!!! Lord
RispondiEliminaCaro anonimo (Lord), la tua conoscenza delle mie abitudini non ti ha di certo portato troppo fuori strada!! Ma preferisco raccontarti il tutto davanti a una costata di quelle buone...
RispondiEliminaAnca massa...
EliminaChissà se a chilometri di distanza l'ignara madre del ciclista, d'improvviso, ha percepito di essere stata tirata in ballo... comunicazione telepatica?
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